Essere genitori non è facile. Anzi a volte si può rivelare un “mestiere” arduo, che può mettere in crisi sia il singolo genitore che la coppia genitoriale. Questo perché la genitorialità comporta il doversi confrontare con un “organismo sconosciuto ed in crescita”, il bambino, e per il genitore non è sempre semplice andare alla scoperta del proprio figlio e “capire come comportarsi”: spesso il genitore pensa di aver trovato “la soluzione” e poi si vede invece costretto a riadattare il proprio stile educativo in base ai cambiamenti che il bambino compie appunto in funzione della sua crescita. Inoltre durante questo percorso può anche succedere che avvengano degli imprevisti critici (separazioni, problematiche dei genitori o dei figli) che rendono ancora più complesso “fare” il genitore.
Perché intraprendere un percorso di sostegno psicologico alla genitorialità?
Se le difficoltà incontrate iniziano ad essere vissute come troppo grandi da poter essere affrontate e superate da soli, allora può essere utile rivolgersi ad uno psicologo e/o psicoterapeuta per farsi accompagnare e sostenere nel proprio percorso genitoriale.
Avviare un percorso di sostegno alla genitorialità con un professionista, psicologo e/o psicoterapeuta, può servire alla coppia genitoriale, o anche ad un singolo genitore, per affrontare tutta quella complessità (emotiva, affettiva, comunicativa e relazionale) che caratterizza il rapporto con i figli, anche e soprattutto in alcuni momenti particolari (difficoltà familiari, passaggi evolutivi come l’adolescenza, ecc.).
Lo scopo di un percorso psicologico di sostegno alla genitorialità è quello di supportare il genitore nel proprio ruolo, sviluppando e rafforzando le competenze educative del genitore stesso e accrescendo la consapevolezza dell’importanza di questo compito per il benessere proprio e del proprio figlio. Questo attraverso una maggiore comprensione del figlio (i suoi bisogni, le sue paure, il suo modo di comunicare e relazionarsi, ecc..) e di se stessi e della relazione con lui.