Il “bisogno di riconoscimento” si riferisce al desiderio umano di essere riconosciuti o accreditati per i propri sforzi e qualità. Una persona potrebbe volere, ad esempio, un riconoscimento per quanto bene ha cucinato la cena, un’altra per come si impegna a lavoro. Gli esempi sono infiniti, ma tutti descrivono il bisogno di ogni essere umano di essere apprezzato ed approvato. 

Dato che non sempre questo bisogno viene soddisfatto, la domanda fondamentale a cui provo a dare risposta con questo articolo è: se non ottengo il riconoscimento che merito, come posso gestirlo in modo tale da non rovinare la mia salute mentale? 

La ricerca di riconoscimento 

La ricerca del riconoscimento riflette profondi bisogni psicologici. 

Sebbene non tutti vogliano essere famosi o addirittura popolari, la ricerca del riconoscimento in qualche forma riflette bisogni psicologici più profondi. Secondo il dizionario dell’American Psychological Association, un bisogno psicologico è “qualsiasi bisogno che sia essenziale per la salute mentale o che non sia altrimenti una necessità biologica. Può essere generato interamente internamente, come nel bisogno di piacere, o può essere generato da interazioni tra l’individuo e l’ambiente, come nel bisogno di approvazione sociale, giustizia o soddisfazione lavorativa. 

La ricerca di riconoscimento ed i suoi effetti nocivi 

La ricerca del riconoscimento è un bisogno fondamentale che può portare benefici, come motivare le persone a persistere nel perseguimento di obiettivi, però la mancata soddisfazione di questo bisogno, oltre a rattristare, può provocare disturbi psichici e psicosomatici.  

Un esempio sono l’ansia e la depressione vissute da alcune celebrità ed influencer dei social media a causa della costante pressione per fornire contenuti freschi e popolari. Ma non importa scomodare le celebrità per avere esempi in tal senso, sicuramente ognuno di noi ha in mente qualcuno che conosce (se non siamo noi stessi) che si è esaurito nel fare straordinari senza un riconoscimento sufficiente per i propri sforzi, o il genitore casalingo che non è pagato e non riconosciuto per il proprio lavoro di educazione dei figli e per le faccende domestiche. 

Inoltre, in una società che valorizza la produttività, i guadagni ed i risultati rispetto al benessere emotivo e alla bontà di cuore, è facile etichettare il duro lavoro non riconosciuto come uno “spreco” di tempo e risorse. In questo modo, la ricerca del riconoscimento potrebbe portare non solo a sentimenti di rifiuto, ma anche di inutilità. Potrebbe anche portare le persone a passare troppo tempo ad inseguire più progetti di quelli che possono realmente gestire, con un conseguente impatto negativo sulle relazioni interpersonali, anche a quelle con le persone a cui si tiene di più. 

La ricerca del riconoscimento, quindi, potrebbe inavvertitamente danneggiare le relazioni, il che è ironico visto che il bisogno di riconoscimento ha in sé anche lo scopo di soddisfare un bisogno di connessione con gli altri.  

Ricerca di riconoscimento: un cambio di prospettiva 

La realtà è che non possiamo liberarci completamente della ricerca del riconoscimento. Quindi, cosa si può fare per prevenire o mitigare le conseguenze negative della ricerca di riconoscimento quando ci sono anche aspetti chiaramente positivi, o almeno irresistibili? 

La strada è quella di provare ad effettuare alcuni cambiamenti di prospettiva. Ecco alcune strategie utili per farlo: 

 1. Sii in competizione solo con te stesso

Mentre è impossibile vivere in un vuoto in cui non ti confronti mai con gli altri, puoi fare uno sforzo consapevole per concentrarti sul pensare a come sei migliorato nel tempo. Ad esempio, se ti senti giù perché il tuo amico gestisce una dispensa alimentare e tu ti sei offerto volontario lì solo in un’occasione, concentrarti sul fatto che stai facendo volontariato più di quanto hai fatto in passato, questo ti darà un maggiore senso di significato nel tuo successo.

2. Scegli da chi cerchi il riconoscimento

Non c’è vergogna nell’essere intenzionali su quale feedback dare più importanza. Anzi, questo è proprio ciò che ha senso data l’inutilità di piacere a tutti. Fai questo esercizio: pensa alla tua celebrità preferita e chiediti poi cosa pensano i tuoi amici (compagni di classe, colleghi, ecc.) di quella stessa celebrità. A tutti piacerebbe tanto quanto te? Inevitabilmente, anche le persone più famose avranno i loro critici. Una delle ragioni principali di ciò è la diversità del genere umano. Ad esempio, Picasso non sarà il pittore preferito di tutti perché non tutti apprezzano il cubismo e non perché Picasso non è stato un grande artista.

3. Ricorda il potere di uno

Rifletti su una persona che ha avuto un impatto apprezzabile sulla tua vita in modo positivo. Potrebbe essere un genitore, un insegnante, un partner, un amico, uno scrittore, un conduttore di podcast, una celebrità o una figura storica. Quindi rifletti di quanto questo sia stato potente e quindi quanto sia potente avere un impatto positivo anche su una sola persona. Ecco, adesso immagina di averlo te. Ancora una volta, non devi “vincerli” (o “convincerli”) tutti.

4. Dai riconoscimento agli altri

Riconoscere gli altri non solo aiuta le persone che vengono riconosciute, ma aiuta anche te a sentirti bene nel compiere un atto di gentilezza.  

5. Vivi in conformità con i tuoi valori

Esaminando i valori personali a cui dai priorità puoi capire meglio fino a che punto stai vivendo in un modo che si allinea con il tipo di persona che vuoi essere. Ad esempio, se apprezzi molto la connessione sociale, ma non stai trovando il tempo per uscire con gli amici, è probabile che ti senta piuttosto infelice.

6. Chiediti il “perchè”

Allo stesso modo, con la ricerca del riconoscimento, assicurati di chiederti periodicamente qual è il “perché” dietro i tuoi sforzi. Quindi, chiediti se questa ragione ti sta avvicinando o allontanando dal tipo di persona che vuoi essere. Ad esempio, se senti che il tuo motivo per il volontariato si sta spostando più lontano dall’aiutare gli altri e più verso il guadagnare un premio di volontariato, non indugiare sul senso di colpa, ma piuttosto, usa questo come spunto per reindirizzare la tua mentalità in modo da muoverti di nuovo nella direzione dei tuoi valori.  

In sintesi, come prevenire gi effetti nocivi della ricerca di riconoscimento 

La vita può sembrare una corsa per arrivare al traguardo dei tuoi obiettivi. Quando questi obiettivi si basano esclusivamente sulla ricerca del riconoscimento da parte degli altri, si rischia l’auto-sabotaggio e il disagio emotivo. Rallentando periodicamente e controllando te stesso, i tuoi bisogni e i tuoi valori, otterrai una tabella di marcia efficace per trovare significato e scopo, oltre ad assicurarti di non perdere i percorsi più panoramici lungo il percorso. 

 

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