Pensi di essere una persona molto empatica? Hai un “cuore” e ti prendi cura degli altri quando sperimentano disgrazie? Bene, ma l’empatia è più complessa del semplice preoccuparsi per gli altri.

L’empatia è la capacità di comprendere le emozioni ed i sentimenti di qualcun altro. Essere empatici significa riuscire a mettersi nei panni e nelle situazioni di un’altra persona. Questo consente di rispondere con cura, offrendo sostegno emotivo a qualcuno, in caso di necessità.

Non solo. L’empatia è alla base della capacità di essere gentili e compassionevoli, ed è essenziale per stabilire e mantenere amicizie. È anche un fattore importante per il successo accademico e professionale e un’abilità di leadership essenziale.

Le ricerche suggeriscono che l’empatia può assumere forme diverse e che si possono individuare almeno tre tipi di empatia diversi.

Sei curioso di sapere quale tipo di empatia possiedi?

Rispondi alle seguenti domande con numeri da 1 a 5, utilizzando questa scala:

1 = “Non mi descrive bene”

5 = “Mi descrive molto bene”

  1. A volte cerco di capire meglio i miei amici immaginando come appaiono le cose dalla loro prospettiva.
  2. Prima di criticare qualcuno, cerco di immaginare come mi sentirei se fossi al loro posto.
  3. Quando sono arrabbiato con qualcuno, di solito cerco di “mettermi nei suoi panni” per un pò.
  4. In situazioni di emergenza, mi sento apprensivo e a disagio.
  5. Quando vedo qualcuno che ha un disperato bisogno di aiuto, in caso di emergenza, vado in pezzi.
  6. A volte mi sento impotente quando sono nel mezzo di una situazione emotiva.
  7. Quando qualcuno è turbato o arrabbiato, trovo che ciò faccia turbare o arrabbiare anche me.
  8. Provo spesso sentimenti teneri e preoccupati per le persone meno fortunate di me.
  9. Mi descriverei come una persona dal cuore tenero.
  10. Spesso sono abbastanza toccato dalle cose che vedo.

Ora verifica quale tipo di empatia possiedi

Empatia cognitiva

L’ “empatia cognitiva” è una forma di empatia intellettuale, razionale. Chi è razionalmente empatico capisce cosa provano gli altri e decifra i loro sentimenti vedendosi nella loro situazione.

Le domande dalla 1 alla 3 misurano questa forma razionale di empatia, quindi se a queste domande hai dato un punteggio alto significa che sei bravo a “vedere” le cose dal punto di vista degli altri.

Questo tipo di empatia è una forma di empatia più cognitiva / intellettuale: “Vedo il tuo dolore”. Sebbene questa sia una caratteristica importante, ad esempio nelle relazioni amicali o nei rapporti genitore-figlio, può anche essere usata per fare del male. Gli psicopatici e/o figure politiche di talento possono essere brillanti nel trarre vantaggio dalle emozioni degli altri.

Inoltre, “vedere le cose dal punto di vista degli altri”, non è sempre quello di cui può avere bisogno una persona emotivamente provata.

Empatia emotiva

Questo è il tipo di empatia che è ben descritta dalla frase “Sento il tuo dolore”. A volte questo tipo d empatia è chiamata anche “vulnerabilità emotiva” o “angoscia personale”, poichè implica un processo di “contagio emotivo” tra le persone. Riguarda, infatti, un’esperienza di una profonda connessione con un’altra persona, incluso il sentirsi angosciati quando si osserva l’angoscia dell’altra persona.

Alcune persone sono semplicemente più inclini a questo processo di contagio emotivo e quando un amico o una persona cara sta provando dolore, tristezza o qualsiasi altra emozione (anche felicità ), una persona che è emotivamente vulnerabile sperimenta indirettamente la stessa emozione.

Le domande dalla 4 alla 7 misurano questo tipo di empatia.

L’empatia emotiva arricchisce le relazioni significative, ma può diventare un problema quando la persona è sopraffatta dalle risposte emotive degli altri, portando a volte al burnout nelle professioni di aiuto. L’empatia emotiva può anche distrarre da un giudizio accurato di ciò di cui l’altra persona ha veramente bisogno.

Il problema con l’empatia emotiva è che, sebbene tu possa condividere lo stato emotivo dell’altro, potresti non essere in grado di sostenerlo e di aiutare l’altro ad affrontarlo (se si tratta di un’emozione negativa).

Empatia compassionevole

Questo tipo di empatia è anche chiamata “preoccupazione empatica” e si riferisce al desiderio di prendersi cura degli altri quando sono vulnerabili o angosciati. Include non solo la comprensione della situazione difficile di una persona e il sentire i suoi sentimenti con essa, ma anche l’essere spinti ad aiutare, se necessario.

Questo tipo di empatia è quella a cui generalmente pensiamo quando immaginiamo una persona che è empatica, di supporto e che ci aiuta ad affrontare le emozioni difficili.

Le domande dalla 8 alla 10 sono quelle che valutano questo tipo di empatia “ideale” che coinvolge sia la testa che il cuore: vediamo l’angoscia di un altro, ne siamo preoccupati e vogliamo aiutare.

Come con l’empatia emotiva, è un attributo meraviglioso, ma può portare al burnout se si perde l’equilibrio.

I lati buoni ed oscuri dei 3 tipi di empatia

In una ricerca condotta con infermieri che lavoravano in hospice che si prendono cura di malati terminali è stato rilevato che possedere il terzo tipo di empatia – la preoccupazione empatica – era positivamente correlato alle prestazioni degli infermieri. Mentre il secondo tipo di empatia – essere emotivamente vulnerabili – era correlato negativamente alle prestazioni. Questo suggeriva che la capacità di alcuni infermieri dell’hospice di riuscire a sentire il dolore dei loro pazienti (e anche l’angoscia dei loro famigliari), li rendeva meno capaci di svolgere il loro lavoro di fornire conforto al paziente e alla famiglia, perché avevano anche le proprie emozioni da affrontare.

Ognuno di noi possiede un certo livello di ciascuno dei tipi di empatia sopra descritti. La chiave è capire i modi in cui siamo empatici con gli altri e realizzare i punti di forza e i limiti di ogni tipo di empatia.

Infatti ciascuna di queste forme di empatia è utile e appropriata nelle giuste circostanze, ma problematica se applicata male: quando qualcuno è caduto in un pozzo emotivo, non vuole che tu scenda nel pozzo con lui (empatia emotiva) se poi non sei anche in grado di farlo uscire da lì. Preferirebbe di gran lunga che tu vedessi e comprendessi il problema che sta vivendo (empatia cognitiva) e lo tirassi sù (empatia compassionevole).

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Come per tanti altri attributi umani, le persone variano nelle loro predisposizioni genetiche per sperimentare e mostrare empatia: alcune persone sono più facilmente e naturalmente empatiche di altre, ma tutti possono imparare ad essere empatici.

Per sviluppare ed implementare la propria empatia, però è innanzitutto necessario sapere che questa importante capacità si suddivide in 3 tipologie e , oltre a conoscere quali sono le diverse componenti che la compongono, è fondamentale rendersi conto che ogni tipo di empatia può avere un lato oscuro, oltre ai suoi evidenti benefici.